Shaya DO
Shaya DO
20.90 CHF
Condividi con:
- Descrizione
Giallo paglierino chiaro con riflessi verdognoli che parlano della sua giovinezza. Pulito e luminoso. Troviamo aromi muscolari al naso. Principalmente aromi di frutta bianca ed esotica, scorza di limone e pere mature. Fresco e stimolante. Il gusto è molto concentrato, tattile e denso con una nota succosa e minerale. Al palato molto fruttato con leggere note speziate.
Ricorda una bella Borgogna e dimostra che nella zona di Rueda si possono produrre anche vini molto eleganti e longevi!
Giallo paglierino chiaro con riflessi verdognoli che parlano della sua giovinezza. Pulito e luminoso. Al naso troviamo aromi intensi di odori. Soprattutto aromi di frutta bianca ed esotica, ananas e mela verde, che si sposano perfettamente con note erbacee ed erbacee. Fresco e stimolante. Un buon inizio di gusto, ampio e fresco e leggero al palato. L’acido è ben integrato. Finale lungo e secco.
Un vino bianco giovane, fresco, carnoso ed elegante!
Le uve provengono da vecchi vitigni a bassa resa, coltivati nella parte più meridionale di Segovia nella zona della Rueda. Sotto la cura e le linee guida tecniche dell’enologo australiano Belinda Thomson, dal 20 al 30% del vino viene invecchiato in botte e riposa sui propri lieviti per alcuni mesi prima di essere imbottigliato.
Senza prodotti di origine animale – certificato vegano.
Siamo il momento
È trascorso più di un secolo da Viñas Familia Gil da quando abbiamo imbottigliato il nostro primo vino. Con quella pazienza che ci dona la terra dei nostri avi, ci prendiamo cura dei nostri vecchi vigneti. E cresciamo con l’incorporazione di piccole aziende vinicole delle principali regioni vinicole della Spagna.
Siamo anche una famiglia, per questo uniamo in un unico marchio una selezione di vini di origini diverse, ma uniti dal nervo della qualità e della tradizione. Differenti temperamenti dei vitigni autoctoni, legati dallo stesso tronco familiare emerso da quei primi ceppi. Siamo ciò che dura.
Conserviamo nella nostra essenza il carattere del contadino, che benedice il tocco dell’argilla calda quando affonda le mani nella terra. Con l’ammodernamento della cantina, all’inizio del XXI secolo, abbiamo incorporato la tecnologia che ci permette di rispettare un rigoroso controllo di qualità, ma l’odore della terra ci impedisce di allontanarci dal letto oscurato delle viti e del luce che irradia fioritura. È la forza dell’eredità familiare.
Il ricordo del sapere ereditato ci accompagna a riconoscere se i nuovi germogli daranno una buona vendemmia o come potare le viti in modo che il sapore sia concentrato negli acini. Il tempo ci ha aiutato a preservare le vecchie vigne e ad abbinarle a nuove tecniche per migliorare le prestazioni lavorative e ottenere vini ricchi di sfumature.