Il potente Château de Nalys blanc Châteauneuf-du-Pape del Domaine E. Guigal brilla nel bicchiere con un denso giallo chiaro. Dopo la prima roteazione, questo vino bianco rivela un’elevata densità e pienezza, che si evidenzia in forti finestre di chiesa sul bordo del bicchiere. Il primo naso dello Château de Nalys blanc Châteauneuf-du-Pape presenta pompelmo e marasche. Agli aspetti fruttati del bouquet si aggiungono sfumature più floreali e balsamiche.

Lo Château de Nalys blanc Châteauneuf-du-Pape del Domaine E. Guigal è ideale per coloro che desiderano un vino con il minor residuo zuccherino possibile. Allo stesso tempo, però, non appare mai scarno o fragile. Questo vino bianco leggero e vellutato è corposo e sfaccettato al palato. Questo vino bianco della regione vitivinicola della Valle del Rodano delizia con un bel finale.

Affinamento: 8 mesi 70% in legno e 30% in acciaio inox

43% Roussanne
33% Grenache Blanc
15% Clairette
6% Bourboulenc
3% Picpou

La cantina Guigal è stata fondata nel 1946 da Etienne Guigal che, stabilitosi nella cittadina di Ampuis nell’immediato dopoguerra, acquistò un piccolo vigneto nella zona dell’AOC Cote-Rotie, dove pare che i primi vigneti siano stati impiantati dai Romani 2400 anni fa. Nei primi anni di attività Etienne collabora strettamente con una delle più prestigiose maison della regione, gli Etablissements Vidal- Fleury, che verso la metà degli anni ’80, viene acquistata dal figlio di Etienne Marcel, costretto a subentrare ancor giovanissimo al padre. Marcel nel 1995 acquista lo Chateau d’Ampuis, una vecchia fortezza del XII secolo, trasformata in chateau nel XVI secolo, di cui effettua una radicale ristrutturazione. Il domaine, i cui vigneti oggi coprono un’area di circa 60 ettari, situati su entrambe le rive del Rodano, è ripartito in quattro parti e comprende alcune fra le più prestigiose parcelle della zona.

La cantina si trova nei sotterranei del castello, che misurano circa 3 ettari fra ampi locali e stetti corridoi, dove i vini invecchiano in circa 5000 botti di legno che, dal 2003, sono prodotte nel castello stesso.