Rosesroses IGT Alto Mincio

Rosesroses IGT Alto Mincio

Ottella

18.00 CHF

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Dalle terre dell’Alto Mincio ci arriva il “RosesRoses”, Rosato che la cantina Ottella ottiene da un blend tra uve di corvina, rondinella e lagrein. Disimpegnato e scorrevole, fresco e scattante, è una buona alternativa alle classiche bollicine, quando si vuole un aperitivo che vada al di fuori dei soliti schemi. È un Rosato informale, ma allo stesso tempo di elevata qualità: stappatelo durante i vostri happy hour tra amici, e scoprirete che la bottiglia sarà vuota prima di quanto possiate immaginare.

Rosa chiaro e luminoso. Il naso è avvolgente, e si apre su sentori fruttati di pesca, per poi svilupparsi su piacevoli sfumature minerali. In bocca riesce a riunire alla perfezione carattere e finezza, dimostrandosi fresco, equilibrato e di buona persistenza.

 

“Unica produttrice veronese del Lugana”: è così che veniva definita, sul finire del XIX secolo, la cantina Ottella, oggi realtà vitivinicola tra le più rinomate della zona meridionale del Lago di Garda. Siamo con esattezza a Peschiera del Garda, in provincia di Verona, per l’appunto in località Ottella: è qui che Lodovico Montresor, insieme con i figli Francesco e Michele, ha portato avanti una scommessa che nel tempo è stata pienamente vinta. Puntando sul vitigno del trebbiano di Lugana, localmente chiamato “turbiana”, la sfida che padre e figli si sono accollati è stata quella di produrre vini concettualmente moderni, nel pieno rispetto delle caratteristiche peculiari di territorio e varietale. In vigna, su suoli di chiara origine glaciale, costituiti da strati di sedimenti prevalentemente argillosi e calcarei, le piante sono allevate con cure maniacali, sfruttando un microclima costantemente ventilato, utile a far sì che vengano raccolte uve pregiate, schiette e sane. Nei quaranta ettari vitati di proprietà aziendale, la parte del leone la fa ovviamente il lugana, affiancato però anche da altre varietà vitate come chardonnay, incrocio manzoni, sauvignon blanc e garganega, e poi ancora corvina, corvinone, rondinella e molinara, queste ultime utilizzate per la produzione dei classici vini della Valpolicella. In cantina, ritroviamo la stessa filosofia adottata tra i filari, per cui l’obbiettivo perseguito è quello di lavorare i grappoli esaltando e valorizzando tutto ciò che la natura ha creato. Valore etico e valore estetico, per una ricetta con pochi ingredienti, in cui il semplice diventa sinonimo di qualità. Quindi si parte dal Lugana, per poi passare al Lugana “Le Creete” e al Riserva “Molceo”, e ancora al “Vigne Nuove” e al “Gemei”, fino ad arrivare al Ripasso della Valpolicella, all’Amarone della Valpolicella e ai distillati: etichette, quelle che rimandano al nome “Ottella”, eleganti e piacevoli, minerali e raffinate, intriganti e mai scontate, frutto del più profondo amore per le proprie vigne e per il proprio lavoro.

 

 

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