Birra Pallanza

Ingredienti: Water, malto d’orzo, Lupollo, lievito.

In questa birra viene utilizzato non solo malto d’orzo, ma anche frumento (non maltato) e vera buccia d’arancia.

Le proteine ​​del grano, insieme all’utilizzo del lievito, spiegano perché questa birra ha un aspetto più opaco e velato rispetto al classico colore giallo dorato.

In particolare, la presenza di lieviti in sospensione fa sì che la maturazione della birra non si esaurisca una volta imbottigliata, ma prosegua successivamente.
Caratteristico sarà l’uso della buccia d’arancia con un pizzico di camelia che caratterizza i profumi del Lago Maggiore, che ne completano l’aroma dolce.

Il gusto di questa birra è leggermente acidulo, fresco e piccante, con un’amarezza quasi impercettibile, adatta a chi non ama la peculiare nota del luppolo, molto apprezzata soprattutto nel periodo estivo, perché particolarmente dissetante.

Si presta ad essere gustato durante un aperitivo con qualche spuntino, ma anche durante il pasto, abbinato a piatti leggeri dal sapore delicato.

 

 

«Il nostro birrificio utilizza la classica tecnologia della birra individuale, tenendo conto dei desideri dei nostri consumatori. Pratichiamo innovazione e sperimentazione.»

La Birra Simplon nasce sulle sponde del Lago Maggiore nel 1854. È la storia di una birra che ha attraversato gli anni e che si nutre di storia, passione e legame con il territorio e con le migliori materie prime.

Nelle sue miscele si può assaporare tutta la tradizione e l’artigianalità di un tempo, unita alla qualità e alla tecnologia di oggi.

Le birre sono fatte con aromi e sapori, dove la prerogativa di base era la ricerca di malto, luppolo, frumento e lievito con caratteristiche di eccellenza nei territori che un tempo rifornivano i birrifici del Lago Maggiore.

Nel 1854 nasce il Birrificio Nazionale di Locarno (dal nome del luogo dove è stato costruito). Nonostante fosse nato nel Canton Ticino in Svizzera, divenne presto italiano e, a differenza delle decine di birrifici di brevissima durata nati tra il 1800 e il 1900, ebbe vita centenaria. La prima parte dell’attività cessò nel 1974 con il drastico calo dei consumi di birra.
Anche la famiglia Beretta, capostipite dell’azienda, fu chiamata a contribuire alla fondazione della birra sarda Ichnusa, per la sua nota conoscenza delle tecniche dell’epoca.

Nel 1920 fu acquistato un antico convento a Verbania Pallanza, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, trasformandolo in birrificio. Nacque così il 4 ottobre 1921 la “Società per Azioni Birra Sempione”.
Nel 1923 l’importazione di birra dal Canton Ticino fu interrotta e nel nuovo stabilimento italiano continuò solo la produzione. Nel frattempo il birrificio ha cambiato più volte nome, prima in “Birra Nazionale” e poi in “Birra Pallanza” e “Birra Sempione”.

A partire dalla metà degli anni ’50, il “boom” economico portò il birrificio a un’impennata di ordini superiori ai 20.000 ettolitri l’anno.
Negli anni ’60 numerosi accordi commerciali portarono in pochi anni ad un vertiginoso aumento della produzione della Birra Sempione che si posizionava tra le più vendute in Italia.

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